La novena (dal latino “novem”), come proposta dalla Chiesa cattolica, consiste nel pregare per nove giorni consecutivi, generalmente per affidare a Dio un’intenzione o per chiedere una grazia particolare. Questa forma tradizionale di preghiera, molto popolare e incoraggiata dalla Chiesa, invoca generalmente l’intercessione della Vergine Maria o di un santo.
La novena è un modo privilegiato di pregare perché ci permette di perseverare nella preghiera prendendo il tempo necessario, il tempo di deporre ai piedi del Signore una situazione difficile, di affidargli devotamente un’intenzione particolare, di preparare il nostro cuore a ricevere le sue grazie, di accogliere lo Spirito Santo perché ci aiuti a discernere…
Questa novena ci mette in contatto con la Beata Eugénie.
Per 9 giorni, in un luogo tranquillo che vi aiuterà a pregare, potete seguire il presente itinerario:
♦ Segno della Croce
♦ Pregare un Padre Nostro facendosi piccolo come un bambino davanti a Dio, il nostro Padre del Cielo.
♦ Leggere la breve introduzione di oggi, poi meditare su una o più citazioni della Beata… Lasciare un po’ di silenzio tra una e l’altra, in modo che queste frasi possano raggiungere il nostro cuore e impregnarlo.
♦ Formulare l’intenzione per la quale stiamo facendo la novena.
♦ Recitare un Ave Maria.
♦ Recitare la preghiera della novena (pagina 5)
♦ Segno della Croce
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Preghiera alla Beata Eugénie Joubert
Dio nostro Padre,
Ti rendiamo grazia per aver dato alla tua Chiesa
e al mondo la Beata Eugénie Joubert.
Lo Spirito Santo l’ha condotta a diventare religiosa
della Sacra Famiglia del Sacro Cuore,
tutta se stessa data a tuo Figlio Gesù, l’Amato della sua anima.
Lei fu un modello di gioia, di umiltà
e di amore ricevuto dalla Vergine Maria,
fu catechista di fuoco e testimone del tuo Amore
presso i bambini.
Fa’ che la sua preghiera ci porti a scoprire, alla sua sequela,
il cammino dell’infanzia evangelica pieno di fiducia.
Beata Eugénie, tu che hai vissuto nell’intimità
del Sacro Cuore di Gesù e del Santo Cuore di Maria, aiutaci ad approfondire la nostra vita cristiana
nell’unione ai loro due Cuori.
Dio nostro Padre, accordaci, per intercessione
della Beata Eugénie, la grazia di… (specificare quale)
E se questa sarà tua volontà, permette che
la Beata Eugénie sia riconosciuta come santa.
Te lo chiediamo per mezzo di tuo Figlio
Gesù il Cristo nostro Signore.
Amen
Imprimatur: Mons. Jean-Pierre Delville, Vescovo di Liegi
La Beata Eugénie nacque l’11 febbraio 1876, 18 anni dopo la prima apparizione di Nostra Signora di Lourdes… Forse non sarà casuale, ma voluto dalla Divina Provvidenza per questa giovane suora che impressionava per la sua devozione mariana.
La sua relazione con la Santissima Vergine era davvero quella di un bambino con la sua amata madre.
Il rosario era la sua preghiera preferita. Lo recitava con una pietà così viva che sembrava che stesse conversando con la Santissima Vergine.
Ricorreva alla Santa Vergine per ogni cosa, soprattutto quando era tentata di scoraggiarsi sul cammino della santificazione. Era solita dire: “Con Maria, si può tutto!”
Meditiamo:
– ‘’Il segreto per rimanere figli di Dio è rimanere figli della Santa Vergine. Ogni giorno dobbiamo chiedergli di morire piuttosto che commettere un solo peccato mortale.” (1887)
– “Amare Maria, amarla ancora e sempre di più! La amo perché è mia Madre. Lei mi ha dato tutto, mi dà tutto e vuole darmi tutto… Amo Maria perché è bella e pura. La amo e voglio che ogni battito del mio cuore le dica: Madre mia Immacolata, tu sai quanto ti amo.” (1897)
– “Ogni mia croce fu scolpita da Gesù secondo la mia altezza e la mia forza, nel piccolo laboratorio di Nazareth, sotto gli occhi della Santissima Vergine. Gesù chiese se tale croce non fosse troppo pesante per me. E la Santissima Vergine rispose: ‘Sarò la sua dolcezza’.”
Viviamo:
Oggi, rivolgiamoci alla Vergine Maria per tutti i piccoli o grandi problemi che dobbiamo affrontare… Come un bambino, invochiamo l’aiuto della nostra Madre del Cielo.
(dal secondo al quarto giorno della nostra novena)
Appena più giovane di santa Teresa di Gesù Bambino, Suor Eugénie fu la sua contemporanea. Meno conosciuta, le assomiglia per la sua infanzia evangelica. La fine del XIX secolo era ancora impregnata di giansenismo, che presentava Dio come duro e distante. Questo ha scoraggiato molte persone… È senza dubbio per questo che lo Spirito Santo ha dato vita a questa spiritualità dell’infanzia spirituale, della fiducia nell’infinita misericordia di Dio. Per tre giorni scopriremo che l’infanzia spirituale è un piccolo sentiero accessibile a tutti, ma che richiede una lotta quotidiana e porta a una grande santità!
Mettiamoci in cammino!
L’8 settembre 1897, durante l’omelia dei voti, il padre Rabussier, superiore della comunità, le delineò l’itinerario di un’infanzia spirituale… La beata Eugénie vi si applicò con tutto il cuore. Le sue note spirituali mostrano che capiva che Gesù la stava educando su questo punto. Tuttavia, per il suo temperamento raziocinante, era “lo sradicamento completo della sua natura”.
Meditiamo:
– ’Voglio essere come il bambino piccolo, portato in braccio da sua madre, che vede attraverso i suoi occhi, che parla con la sua bocca. Si abbandona a lei, si fida di lei. La migliore prova d’amore è dare la vita per Colui che si ama.” (1902)
– ‘’Dimentica te stessa, volgi il tuo sguardo verso l’abbandono, verso la purezza assoluta, lasciati rapire dalla mia bellezza, dal mio amore.’’ (settembre 1902)
– ‘’Figlia mia, disse Gesù, lascia che io faccia nel tuo cuore e in tutto il tuo essere ciò che voglio. Abbandonati senza pensare ad altro.’’
Viviamo:
Oggi, diciamo spesso a Gesù nel nostro cuore: “Gesù, mi fido di te!”, soprattutto quando qualcosa ci preoccupa…
La beata Eugénie capì che l’infanzia spirituale la invitava a non aspettare di dover fare grandi cose, situazioni straordinarie… per diventare santa…
‘’Ciò che Gesù si aspetta da noi è soprattutto che mettiamo molto amore nelle piccole cose della vita quotidiana.”
Meditiamo:
– ‘’Una foglia di un albero presa singolarmente è una cosa molto piccola, quasi nulla; ma tutte queste foglie insieme danno una bella ombra e formano un insieme piacevole. Nello stesso modo, un piccolo gesto isolato sembra una piccola cosa, eppure quanta gioia questi piccoli gesti, spesso ripetuti, possono causare a Nostro Signore.”
– “Mio Dio, so bene di essere indegna di una grazia così grande; tuttavia, voglio assolutamente essere una martire per la tua gloria; voglio esserlo, non versando il mio sangue, se non per la tua volontà, ma morendo 1,000 volte al giorno alla mia autostima, al mio giudizio, al mio cuore.” (ritiro del 1898)
– “Quando pulisci e mantieni ciò che tutti vedono, è quasi per il mondo che lo fai… mentre i piccoli angoli sono solo per il Buon Dio.”
Viviamo:
Oggi mettiamo molto amore nelle piccole cose: pulire, scrivere una mail, ascoltare qualcuno che non ci piace particolarmente può diventare un cammino di santità se lo facciamo con amore per il Signore!
Consapevole della sua piccolezza e di non poter fare nulla di buono con le proprie forze, Eugénie sviluppò un vero senso di umiltà. Non si sentiva al di sopra degli altri… Ma non raggiunse subito questa padronanza di sé, che richiese una vera e propria lotta contro la sua natura volitiva e molto sensibile.
Ma non si lasciò scoraggiare dalle sue debolezze e visse nell’obbedienza.
Meditiamo:
– ‘’Dio concede la sua Misericordia agli umili, a coloro che passano inosservati, che non occupano molto spazio.”
– ‘’Sì, voglio essere umile, molto umile, per penetrare più profondamente nel tuo cuore, Maria.” (luglio 1898)
– ‘’Se sarò generosa, se amerò Nostro Signore, quante occasioni avrò per scomparire tra le mie consorelle, per rallegrarmi del fatto che sono stimate e apprezzate, per compiacermi di rimanere nascosta, vista solo da Gesù.” (giugno 1901)
– Durante la malattia: “Sia fatta la Sua volontà. Non faccio nulla, ma in questo stato c’è molta più umiltà. Faccio la volontà di Dio e questa è la cosa migliore.”
Viviamo:
Oggi mi sforzo di non giustificarmi quando qualcuno mi fa un’osservazione e cerco il modo in cui quest’osservazione può aiutarmi a crescere interiormente.
Le suore che vissero con la beata Eugénie testimoniavano la sua delicata carità: con dolci ringraziamenti, piccole attenzioni fraterne, trovava la forza di portare a termine ciò che vedeva come un modo per compiacere. “Quanto era brava con noi, disse una consorella, faceva i nostri lavori quando una di noi era stanca.” Sebbene si dimenticasse di se stessa, pensava alle sue consorelle. Quanto più aveva da fare, tanto più il suo sorriso diventava gentile e luminoso; faceva bene a tutte vederla. La sua carità era per tutte. Non mostrava mai la minima preferenza per qualcuna di noi.
Meditiamo:
– “Dobbiamo amarci in Dio e per Dio.” (alle medie)
– “Se qualcuno più turbolento degli altri provoca in me l’impazienza, penserò alla dolcezza, alla pazienza che Gesù mi dimostra, nonostante le mie infedeltà”
– “Niente è piccolo di ciò che chiede l’amore’’
Viviamo:
Oggi, mostriamo un po’ di delicatezza a tutti!
Eugénie aveva un temperamento felice. Coloro che la conobbero raccontavano che la sua natura era gioiosa… Il suo cuore di bambina era deliziato da tutto ciò che era bello, si meravigliava e il suo cuore ammirato rendeva grazie a Dio.
L’anima allegra di Eugénie fece di lei un apostolo. Le sue insegnanti ricordavano la buona influenza che aveva sulle compagne: le attirava con il suo buon umore. Irradiava pace e gioia e non si lamentava mai!
Potremmo pensare che tutto questo fosse il frutto della sua natura felice, ma le sue note spirituali ci dicono che era il frutto di una lotta quotidiana: “Se il primo movimento non è di gioia, reprimerlo immediatamente e resistere tutte le volte che ricompare.”
In quel modo, la giovane suora irradiava gioia mentre si donava per gli altri; si scoprì solo troppo tardi a quale costo. Sorrideva sempre di fronte a un sacrificio, dopo un’osservazione, nella sua vita di malata…
Il Signore le insegnò ad abbandonare se stessa, e il suo segreto era compiacere Gesù: ‘’Purché Gesù sia contento.’’
Meditiamo:
– ‘’Dio non ci impedisce di ridere e divertirci, purché lo amiamo con tutto il cuore e sappiamo mantenere la nostra anima limpida e senza peccato.’’ (1887)
– “Interamente a Gesù!’’
– “Purché Gesù sia contento, non importa che tutto dentro di me stia tremando.”
– “Combattere la codardia con la generosità. Ancora più amore, ancora più sacrificio! Non pensare a me stessa, ma considerare solo il Cuore di Gesù, il Cuore di Maria.” (1896)
Viviamo:
Oggi regaliamo sorrisi a tutti coloro che incontriamo!
Non possiamo pensare che l’infanzia spirituale escluda la sofferenza… Eugénie, seguendo le orme di Gesù, sperimentò molte sofferenze: una famiglia divisa, un padre distante, una madre poco affettuosa… Inoltre, la sua salute non era buona e la cattiva circolazione le procurava dolori ed emicranie, per non parlare di quella terribile tubercolosi. Come religiosa, visse anche delle lotte interiori.
Contemplando Gesù, l’Amato della sua anima, capì sempre più che “la sofferenza ci rende simili a Gesù sulla Croce… Nostro Signore mi ama e vuole unirmi a Lui”…
Se l’infanzia spirituale non elimina la sofferenza, è piuttosto un modo di viverla che Gesù le propose :
“Con la croce, concedo sempre la grazia sufficiente e persino sovrabbondante per portarla. Ma se vuoi un modo efficace per essere fedele nella sofferenza, segui la pratica dell’infanzia spirituale. Sii una bambina con Me, nel dolore, nella sofferenza, nella lotta, nella preghiera, sii molto umile, obbediente, e lasciati condurre, sopportando tutto con gioia.“
Meditiamo:
– “Tutto per Te, mio piccolo Gesù. Tutto per Te, fino all’ultima goccia.’’ (giugno 1904)
– “Tutto ciò che mi fa rinunciare alla mia volontà, offende la mia sensibilità, ogni contrattempo, incomprensione, fastidio è un’OCCASIONE per DONARE. Ogni occasione di soffrire in qualsiasi modo è una freccia che viene dal Sacro Cuore di Gesù, lanciata dal suo amore geloso per risvegliare il mio. Voglio approfittarne sempre.’’
– “Essere fedele nella sofferenza. Viene Gesù. In questo modo, posso fare molto per le anime, per la Sacra Famiglia del Sacro Cuore.” (1902)
Viviamo:
Oggi bandiamo ogni lamento dalle nostre labbra o dal nostro cuore.
La beata Eugénie ebbe sempre una devozione al Cuore di Gesù, il Cuore vivo che batte nell’Eucaristia… L’unione con Lui attraverso la preghiera la portò gradualmente ad avere una relazione cuore a cuore con Lui. Durante i due anni trascorsi nell’infermeria, lunghi mesi di malattia in cui l’inattività diventava offerta di sé, tra lei e Gesù si sviluppò un’intimità speciale, di cui abbiamo una testimonianza discreta attraverso le sue note spirituali. Era molto affezionata a Gesù e quelle erano conversazioni d’amore tra il Cuore di Gesù e il suo.
Meditiamo:
– ‘’Meditare molto sulla Passione intima del Sacro Cuore, assaggiarla, assaporarla. La mia vocazione non è solo di vita apostolica. È soprattutto di vita contemplativa. Chiudendomi così nel Cuore ferito di Gesù, rispondo sempre meglio alla mia vocazione.”
– “Non so ancora cosa significhi amare. Gesù vuole insegnarmi, me lo chiede, mi supplica con le lacrime, nella sua mangiatoia. Sulla croce mi ha aperto il suo Cuore.”
Gesù le parlò: “Vieni, figlia mia, sono io a parlarti, sono il tuo Dio. Perché temere ancora? Non sarò forse sempre così amorevole, così potente, così buono, così misericordioso? Non avere paura. Il cuore a cuore con Me purifica, vivifica e santifica. È divino, divinizza l’anima, la rende non solo mia, ma qualcosa di Me.” (1902)
– “Gesù, vieni! Non mi hai detto una parola da stamattina. Tutto è triste quando non ci sei!”
Gesù rispose: “Non ti ho detto nulla perché non mi hai ascoltato. Io sono sempre presente nel cuore dell’uomo, ma lui non è sempre presente davanti a me. Ci vuole poco per nascondermi, per ritirare la mia presenza sensibile, ma ci vuole anche poco per trovarmi. Voglio donarmi a te molto più di quanto tu voglia ricevermi.”
Viviamo:
Oggi cerchiamo di dire piccole parole piene d’amore a Gesù mentre svolgiamo il nostro dovere di stato.
Potremmo dire che il cuore della beata Eugénie era indiviso…
Per lo meno, desiderava che fosse indiviso, per Dio solo. Per questo lottò eroicamente. Ogni giorno si distaccava sempre più da se stessa, dai suoi desideri e dalle sue inclinazioni, per attaccarsi a Gesù, a Lui solo
Meditiamo:
– “Gesù, solo Tu sei bello. Solo Tu sei grande, solo Tu meriti tutto il mio amore. Sii per me l’Unico Re, l’Unico Signore del mio essere, perché servire Te è regnare, è la meraviglia della vita, la pienezza della gioia.”
Gesù le fece capire: “Se mi amerai veramente, sarai sempre felice di ogni mio desiderio. Allora mi rivelerò alla tua anima: verrò con il Padre e lo Spirito Santo e ti insegnerò a trovarmi in ogni luogo, ad amarmi in ogni cosa.” (settembre 1902)
– “Voglio che Gesù regni in me. Se Lui è l’unico Signore del mio cuore, sono sicura di poter farlo regnare anche negli altri.”
– “Gesù, ti scelgo come mio Re, per fare di te l’unico maestro del mio cuore.”
Viviamo:
Oggi, prendiamo una risoluzione per mettere Dio al primo posto nella nostra vita: iniziare la giornata con il segno della Croce, andare a Messa durante la settimana, ridurre un’attività che richiede troppo tempo per trovare il tempo di pregare…
Programme complet de la célébration
du 30ème anniversaire de la béatification de Soeur Eugénie Joubert
du 15 au 24 novembre 2024 à Yssingeaux
Article paru dans le magazine l’épervier de novembre 2023